martedì 23 febbraio 2010

Si vergogni, è incensurato


Si vergogni, è incensurato

di Marco Travaglio



Triste dirlo, ma è così: Berlusconi si conferma il

politico italiano più sintonizzato col sentire

comune. Il suo proverbiale fiuto, misto alle

indubitabili doti di pubblicitario, l’ha portato a

cogliere immediatamente lo sconquasso che nella

pubblica opinione stanno suscitando gli scandali della

Corruzione Civile Spa e le mazzette e mazzettine sparse

qua e là per l’Italia. Mentre Bersani sta a Sanremo, il

Banana annuncia norme più severe anticorruzione e pare

voglia addirittura condizionare le candidature in

Campania all’immacolatezza della fedina penale. Si tratta

– lo sappiamo bene – di spot, fumo negli occhi. Un noto

corruttore che approva leggi anticorruzione, se non

facesse pura propaganda per nascondere la vergogna

della legge anti-intercettazioni prossima ventura, sarebbe

un caso di cannibalismo. Ma è significativo che senta

l’esigenza di lanciare il segnale. Del resto il Pd gli ha

regalato un assist da fuoriclasse, candidando in

Campania, regione-simbolo della questione morale anzi

immorale, un tre volte imputato. E l’Idv s’è lasciata

sfuggire l’occasione di marcare le distanze. Dell’errore di

Di Pietro abbiamo già scritto e riscritto. Ma qui il

problema è il Pd: possibile che da quel partito non si levi

una sola voce di dissenso sulla dissennata candidatura di

De Luca? Possibile che siamo tutti d’accordo nel regalare

al premier più imputato della storia la battaglia, almeno

mediatica, delle “liste pulite”? Il fatto è che questa

battaglia, per quanto popolare (altrimenti il Banana non

la cavalcherebbe), cade nel più assoluto vuoto

mediatico. Spiace citare sempre il Pompiere della Sera,

ma non si può farne a meno. Dopo aver linciato Di Pietro

per una foto che lo ritraeva a cena, nel 1992, con

carabinieri e investigatori incensurati, il quotidiano di via

Solferino l’ha molto elogiato per l’appoggio a De Luca,

definito “svolta moderata”. Come se la moderazione

fosse direttamente proporzionale ai capi d’imputazione.

Poi però Di Pietro ha candidato, come capolista dell’Idv

in Puglia, un magistrato barese, Lorenzo Nicastro, che

aveva addirittura osato indagare sul ministro Fitto (poi

rinviato due volte a giudizio da altrettanti gip) e su

esponenti del centrosinistra. Anziché felicitarsi perché,

dopo tanti ladri, la Puglia rischia di avere un uomo di

legge come assessore alla Sanità, il Pompiere ha istruito

un processo vagamente staliniano contro il povero pm

candidato con l’ex pm. “Davvero lei non prova

i m b a ra z z o ? ”, gli ha domandato nell’intervista-terzo grado

l’inviato pompieresco, “nemmeno un filo?”, “ci pensi

bene”, “a lei che è un giudice sembra morale candidarsi?”

(il pezzo si conclude con un decisivo accenno alla

“calvizie che lo tormenta inesorabile”). Ecco: se uno

candida un imputato o un condannato, è morale. Se uno

candida un magistrato, è immorale. Ha detto qualcosa del

genere, perdendo un’ottima occasione per tacere, anche

l’Anm, che già si era segnalata per un vibrante attacco

alla candidatura di De Magistris, peraltro cacciato dalla

sua Procura nel silenzio o col plauso della magistratura

associata (silente, invece, sulle decine di magistrati, quasi

mai dimissionari, che siedono nelle file del Pd, del Pdl e

persino dell’Udc). E così, mentre nessuno dice nulla sui

22 pregiudicati che siedono in Parlamento e sugli 80 fra

indagati, imputati, condannati in via provvisoria e

miracolati dalla prescrizione, si scatena la caccia al

magistrato candidato al consiglio regionale. Una cosa

orrenda. Il povero Nicastro non credeva ai suoi orecchi,

dinanzi a quelle domande: “Io non sono mica un

contrabbandiere o uno spacciatore…”, provava a

rispondere. Beata ingenuità: se fosse un delinquente,

nessuno gli darebbe dell’immorale. Il guaio è che è un

uomo di legge, perdipiù incensurato. Dunque si

vergogni. Come dice Davigo, gli altri paesi tolgono i

diritti civili ai condannati, in Italia vogliono levarli ai

ma gistrati

Ideologia del fare (di Ilvo Diamanti)


[fonte: repubblica.it] 21.2.10 -

È l'era del "fare". I fatti contrapposti alle parole. Quelli che "fanno" opposti a quelli che "dicono". E perdono tempo a discutere, controllare, verificare. È un argomento caro al premier. Ripreso, in questi giorni, con particolare insistenza per replicare alle polemiche. Polemiche sollevate dalle inchieste della magistratura sull'opera della Protezione civile, in Abruzzo dopo il terremoto e alla Maddalena, in vista del G8 (in seguito spostato a L'Aquila). E, ancor più, contro le critiche al progetto di trasformare la Protezione civile in Spa per meglio affrontare ogni emergenza. Allargando il campo dell'emergenza fino a comprendere ogni evento speciale e straordinario. Per visibilità e risorse investite. Oltre alle celebrazioni del 150enario dell'Unità d'Italia: i giochi del Mediterraneo e i Mondiali di nuoto; l'Anno giubilare paolino, l'esposizione delle spoglie di San Giuseppe da Cupertino, e i viaggi del Papa in provincia (perché non quelli del presidente della Repubblica e del premier?). Insomma, tutto quanto fa spettacolo e richiede grandi quantità di mezzi. Affidato alla logica della "corsia preferenziale", superando i vincoli imposti dalle regole, dalle procedure. Dagli organismi di controllo istituzionali. Per sottrarsi ai tempi e alle fatiche della democrazia. Che spesso delude i cittadini. E impedisce al governo di produrre risultati da esibire, come misura dell'efficacia della propria azione. La mitologia del "fare" è alla radice del successo politico di Silvio Berlusconi. Il sogno italiano. (continua)

lunedì 22 febbraio 2010

Il Festival di Sanremo fa bene ai bambini (obiettivo fidelizzazione)

Il Festival di Sanremo fa bene ai bambini (obiettivo fidelizzazione)

Ogni anno, uno degli apparati di distrazione di massa più colossali disposti in Italia è il Festival di Sanremo. Quasi tutta l'attenzione dei media è rivolta a questo evento a cui si legano i soliti sproloqui, i soliti pettegolezzi, le solite battute, le solite inutili questioni. Così succede che per una settimana (e oltre), molti problemi del Paese vengono accantonati o trattati alla stregua di informazione collaterale, a margine. Tutto questo aggrava la situazione già presente nel nostro 'Bel Paese' in merito alla disinformazione televisiva imperante.[...] un pediatra ha dichiarato che il Festival di Sanremo fa bene ai bambini (anche quelli nel pancione), i quali devono poterlo vedere, se vogliono, fino a tarda notte ('sempre che non cadano dal sonno'... Ma certo, altrimenti l'obiettivo fidelizzazione non avrebbe senso). Così, d'un sol colpo, svaniscono anni e anni di studi medici pediatrici e pedagogici, convinzioni già assodate. Niente da fare, i genitori vengono adesso invitati a seguire il consiglio di questo dottor Italo Farnetani. Le motivazioni addotte dal pediatra sono di una banalità disarmante, persino preoccupante. (continua)

domenica 21 febbraio 2010

L'INVERNO DEI DIRITTI




(fonte: sinistracritica.org) - Chi invoca "l´uguaglianza degli esseri umani", "il divieto di qualsiasi forma di discriminazione", "il rispetto e le pari dignità a prescindere da sesso, razza, religione" per dare una giustificazione razionale all´assenza di un´azione reale rischia di risultare ipocrita, a volte in malafede. Infatti concetti che hanno un senso, in queste condizioni lo perdono perché, in verità, rischiano di giustificare l´incessante e generale sfruttamento delle masse; che è nello stesso tempo una negazione della democrazia, dei diritti, e una forma più sinistra di violenza perpetrata sulla stragrande maggioranza attraverso le forme contrattuali, normalizzate dalle istituzioni. Citato in "Anarchismo. Contro i modelli culturali imposti", N. Chomsky, Tropea, 2005. Dal 18 al 28 febbraio a Bari si terrà un importante evento sui diritti sociali e civili: "La Primavera dei diritti" con lo slogan "Ripartiamo dal rispetto" promosso dalla Regione Puglia-Assessorato al Mediterraneo. Di fronte al senso nobile dell´art. 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell´Uomo piuttosto che dell´art. 3 della Costituzione, riportati sui manifesti di propaganda, avvertiamo la necessità di capire chi sono le istituzioni che contribuiscono e/o patrocinano l´iniziativa... (clicca sull'immagine per continuare)

venerdì 19 febbraio 2010

L'insostenibile leggerezza del doppiopesismo




(dal Blog di Carlo Vulpio) - Lo scandalo della “cricca” della Protezione civile rivela un Paese marcio “dentro”. A destra, a centro e a sinistra. Sopra e sotto. Di fronte e di profilo. Al di là dell’accertamento dei reati e di chi li ha commessi (poiché la prima impressione è che dal grano – come cereale e come quattrini – ci sarà da separare un bel po’ di paglia), sono i dettagli non costituenti reato a fare la differenza in questa storia. E a dirci chi siamo, cosa siamo diventati. Non parlo di prostitute e di massaggi veri o finti, che fin quando non sono l’oggetto del reato o la merce di scambio per commetterlo, restano comportamenti privati classificabili alle voci “puttanizia e puttanicizia”, buoni soltanto per i sermoni dei moralisti d’accatto.... (clicca per continuare)

mercoledì 17 febbraio 2010

Casca il mondo, casca la terra... è "naturale"?

http://www.youtube.com/watch?v=_7mGqmTjssY

Giocare con la catastrofe. E' questo che hanno fatto politici ed amministratori di queste terre del sud Italia. Hanno saccheggiato il territorio costruendo ovunque, sventrando montagne, cementificando corsi d'acqua, tagliando alberi. Ora le chiamano catastrofi NATURALI. Allora ditelo che è un gioco!

lunedì 15 febbraio 2010

Commento di don Luigi Ciotti su dichiarazioni a favore della mafia fatte durante il Grande Fratello


(12.2.2010 - da Libera.it) Cari Amici Il video che mi segnalate testimonia la povertà culturale in cui ci troviamo. Una povertà che nasce dalle semplificazioni, dalle false mitologie, da modelli di vita che inneggiano al potere, al successo, ai soldi come alle cose che veramente contano nella vita di una persona. Il legame tra mafia e illegalità diffusa, tra criminalità e individualismo sprezzante di ogni regola trova qui la sua origine. I "distinguo" tra le mafie sono una vecchia storia. Anche in Italia è accaduto che si ritenesse la vecchia Cosa nostra, quella del latifondo, un'organizzazione criminale dotata di un codice etico. Ma erano falsità. In ogni tempo e ad ogni latitudine la mafia è stata, al di là delle differenze organizzative e dei rituali, una macchina per arricchirsi con ogni mezzo: con la violenza, con la corruzione, con lo sfruttamento e l'abuso. E il nostro paese non fa certo eccezione: pensiamo alle stragi, alle migliaia di vittime innocenti, ai magistrati e agli uomini delle forze di polizia uccisi, a una violenza che ha toccato livelli inconcepibili di crudeltà, a quel bambino, Giuseppe di Matteo, rapito e sciolto nell'acido. Filmati come quello mandato in onda dalla tv spagnola in un programma che purtroppo ha grandissimo seguito devono stimolarci a un impegno ancora maggiore. Le mafie e la zona grigia di cui si alimentano - complicità, contiguità, silenzi, indifferenza - si combattono con i progetti educativi, con la diffusione della cultura, con le politiche sociali. Si combattono facendo tutti insieme, e ciascuno nel proprio ogni ambito, il nostro dovere di cittadini che hanno a cuore la democrazia, che si spendono per una società dei diritti e non del privilegio, dell'uguaglianza e non dell'ingiustizia.
Vi saluto con affetto,

Luigi Ciotti

mercoledì 10 febbraio 2010

Puglia: Incontro movimento con Vendola, Amati e Manna




Comunicato stampa nazionale

Il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” e il Forum italiano dei Movimenti per l’acqua, oggi 9 febbraio, hanno incontrato, come stabilito, il Presidente della Regione Nichi Vendola, l’Assessore alle OO. PP. Fabiano Amati, e il Capo di Gabinetto Francesco Manna.

Oggetto dell’incontro è stato la discussione sul testo del disegno di legge approvato dalla giunta in data 4 febbraio denominato “Governo e gestione del servizio idrico integrato Costituzione dell'azienda pubblica regionale “Acquedotto pugliese - AQP”, che presentava sostanziali e significative differenze rispetto al testo licenziato dal tavolo tecnico regionale “Acqua Bene Comune dell’Umanità” (del quale il Comitato e il Forum sono stati parte integrante).

In seguito a un confronto politico e tecnico il testo del DDL è stato ripristinato nelle componenti essenziali, prima fra tutte, la riaffermazione della natura giuridica della futura azienda pubblica regionale come soggetto di diritto pubblico.

Il Governo regionale si è impegnato sia a ripristinare i punti di cui sopra con un atto formale da parte della giunta nella giornata di domani sia ad assumere l’approvazione del disegno di legge così riformulato nei primi tre mesi dell’eventuale prossimo governo regionale.

Il Comitato pugliese e il Forum nazionale esprimono soddisfazione per il ripristino dei contenuti essenziali presenti nel testo originario e continueranno a seguire con estrema attenzione e partecipazione l’iter di approvazione della legge per ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese da società per azione a soggetto di diritto pubblico partecipato.

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”

Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

sabato 6 febbraio 2010

Appello alla rete per la tutela del giornalista Antonino Monteleone, a cui hanno incendiato l’auto in Calabria


L’ho appreso adesso. Da Facebook. Stavo per andare a dormire. Inquieto per le minacce ricevute dal pm Pierpaolo Bruni, recapitate da un codardo anonimo che per e-mail le ha mandate alla redazione di "il Crotonese", il mio giornale. Hanno incendiato l’auto del giornalista Antonino Monteleone (nella foto in alto), un giovane professionista d’immenso coraggio e valore, da sempre impegnato a raccontare affari e reati di criminalità e poteri forti. Uno che fa inchiesta vera, che ha sempre la notizia, che segue e conosce processi molto importanti; a Marcello Dell’Utri e ad Antonio Bassolino, giusto per dare dei riferimenti.

continua su lavocedifiore.org

Appena inaugurata e travolta da una frana


(fonte: www.unimondo.org)

E' già bloccato per un crollo a sole due settimane dall'inaugurazione il mega-impianto della centrale idroelettrica etiope Gibe II finanziato dal Governo italiano con 220 milioni di euro di "prestito agevolato". Ne ha dato notizia ieri sera l'inviato del TG3 (qui il reportage), Riccardo Chartroux, che è andato sul posto a documentare una notizia imbarazzante per il Governo italiano e che nessun organo di stampa nazionale ha riportato: medesimo black-out di notizie anche sulla stampa etiope che aveva dato amplissimo risalto alla notizia dell'inaugurazione della centrale idroelettrica.

http://www.unimondo.org/var/unimondo/storage/images/notizie/etiopia-gia-ferma-per-frana-la-centrale-idroelettrica-finanziata-dal-governo-italiano/568166-1-ita-IT/Etiopia-gia-ferma-per-frana-la-centrale-idroelettrica-finanziata-dal-Governo-italiano_medium.jpg