martedì 23 marzo 2010

LE RISPOSTE DI ARIA FRESCA

Il Movimento Cittadino Aria Fresca è ben felice di tornare a rispondere alle sollecitazioni del Meetup Il Grillaio. Del resto, alle dieci domande che ci vengono poste abbiamo già risposto pubblicamente, elaborando un programma articolato (fatto di proposte fattibili, concrete e lungimiranti) che è in distribuzione ai cittadini in migliaia di copie e da settimane accessibile a tutti sul nostro sito internet www.altamura2001.com. Rialleghiamo il programma a questa mail, a riprova di quanto andiamo a rispondere puntualmente.

ACQUA

1. Come intende favorire una sana cultura dell'acqua nel nostro comune?

Nel corso del mandato consiliare giunto al termine, è stata Aria Fresca, con il suo consigliere comunale Enzo Colonna, a promuovere la proposta di deliberazione che ha poi scaturito la modifica dello statuto comunale volto a sancire che l’acqua è un diritto inalienabile di ogni essere vivente e il servizio idrico, in quanto risponde ad un diritto primario di ogni essere vivente, è privo di rilevanza economica e deve essere esercitato salvaguardando l’accesso di tutti all’acqua. Riteniamo però che si possa fare molto di più. Infatti nel nostro programma un intero capitolo è dedicato al tema dell’acqua. Nel programma abbiamo stabilito la redazione di un piano per promuovere una nuova cultura dell'acqua che preveda:

- il monitoraggio dello stato della falda al fine di tutelare/ripristinare la risorsa ed evitare inquinamenti (es. vicenda pozzo LA PUTTA);

- indagini per rilevare se e quali abitazioni siano prive di impianto di depurazione e scaricano i liquami direttamente in falda (pratica diffusissima durante gli anni passati);

- sistemi di incentivazione per l'uso dell'acqua di rubinetto nei locali pubblici (uffici e mense comunali, scuole) e nelle abitazioni private (“acqua del sindaco” sui mezzi di informazione, progetti per le scuole);

- avvio della progettazione e conseguente realizzazione di una rete di fogna bianca e annesso sistema di raccolta delle acque piovane.

2. COME immagina la partecipazione del Comune di Altamura al Coordinamento Nazionale per la Ripubblicizzazione dei Servizi Idrici?

Attraverso una presenza costante dei rappresentanti pubblici, del sindaco in prima persona, con puntuale relazione al consiglio comunale e ai cittadini dello stato dei lavori. Una presenza che veda Altamura soggetto promotore di iniziative sul tema della tutela dell’acqua come bene comune e diritto di tutti, così da costruire une rete pubblica sempre più vasta di amministrazioni che condividano le best practises sul tema.

RIFIUTI

3. Qual è la sua idea di gestione dei rifiuti solidi urbani?

È opportuno dire: “la nostra idea”, perché in Aria Fresca condividiamo ed elaboriamo insieme le nostre proposte. Anche al tema dei rifiuti, abbiamo dedicato nel nostro programma un intero capitolo, così articolato:

· Dotarsi di un piano per la riduzione dei rifiuti (con aumenti della tassa sui rifiuti solidi urbani per quelle attività che promuovono l'usa e getta, incentivi per le attività commerciali che rinunciano ai sacchetti di plastica, che scelgono i distributori alla spina di latte e detersivi, promozione del compostaggio domestico, uso di pannolini lavabili negli asili comunali e promozione del loro uso nelle famiglie con bonus bebè), in modo da avviare il territorio verso l'obiettivo “rifiuti zero”.

· Ridurre la quantità dei rifiuti prodotti, favorendo il riuso.

· Riciclare recuperando i materiali verso nuovi cicli produttivi attraverso la raccolta differenziata da noi ancora su valori risibili, incentivando il porta a porta con sgravi fiscali e forme di premialità.

· Smaltire in discarica solo ciò che non si può gestire.

· Passaggio alla TIA (tariffa integrata ambientale) determinata sulla base della produzione dei rifiuti garantita da un sistema di raccolta porta a porta.

· Rapido avvio della gestione unitaria del ciclo dei rifiuti, così da anticipare lo scioglimento del contratto capestro tra il Comune e la Tradeco. L'avvio della gestione unitaria determinerebbe il dimezzamento (€ 7,50 anziché gli attuali 15) dell'ecotassa che il Comune è tenuto a versare alla regione e la fine della dissipazione di denaro pubblico causata dai costi (abnormi) del trasporto dei rifiuti indifferenziati fuori bacino.

· Partecipazione del comune al capitale di imprese – possibilmente locali, in modo da favorire l’occupazione di risorse umane del territorio – in grado di integrare nel ciclo produttivo metodi o prodotti a basso impatto ecologico, oppure di imprese in grado di utilizzare rifiuti plastici nella realizzazione di prodotti e/o materiali innovativi per settori trainanti della nostra economia come l’edilizia (es. moduli poligonali per la pavimentazione delle strade ricavati dalla miscelazione ad alte temperature di sabbie e materie plastiche di recupero, così come recentemente dimostrato da un’azienda italiana in Africa).

4. Prevede meccanismi di partecipazione dei cittadini in vista della stesura del nuovo capitolato d'appalto?

Certo. Ancora una volta, ci basta citare il nostro programma, nel quale testualmente è scritto: “Concordare e discutere con i cittadini tutte le scelte che impattano sulla loro vita, assicurando adeguata informazione preventiva e partecipazione opportunamente mediata alle decisioni collettive: l’installazione di impianti complessi, nuove opere pubbliche, gli investimenti da effettuare”.

5. Quale strategia intende adottare per avviare il comune verso l'obiettivo “RIFIUTI ZERO”?

Riproponiamo quanto risposto alla terza domanda, è già tutto contenuto lì:

· Dotarsi di un piano per la riduzione dei rifiuti (con aumenti della tassa sui rifiuti solidi urbani per quelle attività che promuovono l'usa e getta, incentivi per le attività commerciali che rinunciano ai sacchetti di plastica, che scelgono i distributori alla spina di latte e detersivi, promozione del compostaggio domestico, uso di pannolini lavabili negli asili comunali e promozione del loro uso nelle famiglie con bonus bebè), in modo da avviare il territorio verso l'obiettivo “rifiuti zero”.

· Ridurre la quantità dei rifiuti prodotti, favorendo il riuso.

· Riciclare recuperando i materiali verso nuovi cicli produttivi attraverso la raccolta differenziata da noi ancora su valori risibili, incentivando il porta a porta con sgravi fiscali e forme di premialità.

· Smaltire in discarica solo ciò che non si può gestire.

· Passaggio alla TIA (tariffa integrata ambientale) determinata sulla base della produzione dei rifiuti garantita da un sistema di raccolta porta a porta.

· Rapido avvio della gestione unitaria del ciclo dei rifiuti, così da anticipare lo scioglimento del contratto capestro tra il Comune e la Tradeco. L'avvio della gestione unitaria determinerebbe il dimezzamento (€ 7,50 anziché gli attuali 15) dell'ecotassa che il Comune è tenuto a versare alla regione e la fine della dissipazione di denaro pubblico causata dai costi (abnormi) del trasporto dei rifiuti indifferenziati fuori bacino.

· Partecipazione del comune al capitale di imprese – possibilmente locali, in modo da favorire l’occupazione di risorse umane del territorio – in grado di integrare nel ciclo produttivo metodi o prodotti a basso impatto ecologico, oppure di imprese in grado di utilizzare rifiuti plastici nella realizzazione di prodotti e/o materiali innovativi per settori trainanti della nostra economia come l’edilizia (es. moduli poligonali per la pavimentazione delle strade ricavati dalla miscelazione ad alte temperature di sabbie e materie plastiche di recupero, così come recentemente dimostrato da un’azienda italiana in Africa).

URBANISTICA e CONSUMO DEL TERRITORIO

6. Come intende rimediare al grave problema del CONSUMO di TERRITORIO?

Con il puntuale rispetto del Piano Regolatore Generale e altre misure aggiuntive a tutela dell’integrità del territorio. In particolare:

· Le nuove attività produttive devono essere ubicate esclusivamente nelle aree designate dal PRG dove l’Amministrazione comunale, in sinergia con gli altri Enti preposti, dovrà garantire tutte le infrastrutture e i servizi necessari. Quindi, basta con cementificazioni selvagge e cambiamenti di destinazioni d’uso di suoli agricoli.

· Accurato censimento del patrimonio edilizio esistente (abitazioni vuote, capannoni industriali, uffici pubblici e attività commerciali) e, sulla base di tale ricognizione, pianificare l'attività urbanistica con particolare attenzione al consumo del territorio, da ridurre al massimo, ed alla tutela del paesaggio.

· Procedere all’elaborazione del PUG (piano urbanistico generale) ai sensi della legge regionale n. 20/2001 facendo ricorso alla tecnica dei comparti e con l’obiettivo di elevare la qualità urbana ed edilizia del territorio. A tal fine si dovrà puntare alla rigenerazione urbana di alcuni distretti urbani (via Corato e zona Carpentino), alla riqualificazione del Centro storico, alla infrastrutturazione ed alla ricucitura con il centro abitato di quartieri di recente edificazione (Trentacapilli e Parco San Giuliano). Il PUG dovrà prevedere che i nuovi carichi volumetrici dovranno essere effettivamente necessari a soddisfare un fabbisogno reale e dovranno essere commisurati, con il ricorso alla tecnica della perequazione urbanistica ed allo strumento della compensazione, all’esigenza di dotare di servizi e strutture la città ed i nuovi quartieri.

7. Cosa ne sarà del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, se dovesse vincere la sua coalizione?

Come affermiamo nel nostro programma, proporremo la revoca immediata della delibera di riduzione della perimetrazione del Parco dell’Alta Murgia, voluta ed approvata dalla maggioranza uscente e sulla quale già all’epoca ci siamo espressi con il voto contrario del nostro rappresentante in consiglio comunale.

8. Come gestirà le richieste di installare Impianti fotovoltaici e Centrali a biomasse su terreni liberi?

Anche in questo caso, ci basta citare il programma che abbiamo presentato alla Città, nel quale così stabiliamo, in maniera chiara e non suscettibile di interpretazioni:

· No ad impianti nucleari e/o di deposito scorie radioattive, a termovalorizzatori o inceneritori e ad impianti a biomasse (se non nel caso di biomasse vergini, in piccoli impianti finalizzati all’autoconsumo privato) nel nostro territorio (il principio va sancito espressamente nello statuto comunale). No alle centrali fotovoltaiche su terreni liberi.

Ma diciamo anche di più per quanto riguarda l’ambiente e la qualità della vita. Ad esempio:

· Adottare misure di incentivazione fiscale (ad es. riduzione o esenzione ICI) e di tipo edilizio (premi volumetrici) a sostegno dell’edilizia che raggiunga determinati livelli di sostenibilità ambientale, dando così piena applicazione nel nostro Comune alla legge regionale n. 13/2008 “Norme sull’abitare sostenibile” [in particolare nelle costruzioni o ricostruzioni di edifici, incentivare l'uso di tecniche di risparmio: doppie finestre, sistemi ecologici di riscaldamento, sistemi di riutilizzo dell'acqua, ecc.].

· Promuovere l’illuminazione pubblica a diodi LED in modo da abbattere considerevolmente i costi energetici legati all’illuminazione e alla semaforica stradale.

· Puntare sul risparmio energetico e sulla produzione di Energie pulite attraverso:

- un “Piano Energetico” organico che privilegi e sia ispirato ad un modello “distribuito” (per non avere grosse centrali inquinanti ma piccolissimi produttori di energia pulita sul territorio, il che determina un minor sovraccarico delle reti ed agevola la possibilità di investire da parte dei privati sul territorio);

- un “Programma Tetti Fotovoltaici” [impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici (come il municipio, le scuole, i palasport] e, con apposite forme di incentivazione fiscale, sui tetti dei capannoni artigianali e industriali del territorio, nonché sugli edifici residenziali dei privati che manifestino la loro adesione al programma];

- l’adesione, il pieno coinvolgimento e sostegno del Comune di Altamura al programma di iniziative che la Regione Puglia ed alcune aziende del territorio stanno avviando per la progettazione e la realizzazione di una rete di distribuzione dell’idrogeno verde (ottenuto da fonti rinnovabili), sia per la produzione di elettricità, sia per l'erogazione alla pompa per un nuovo concetto di mobilità;

- il controllo dell’efficienza energetica degli immobili pubblici e privati, con l’applicazione immediata della normativa, già prevista dalla legge 10/91 e prescritta dalla direttiva europea 76/93, sulla certificazione energetica;

- il “Piano Regolatore per l'Installazione degli impianti Eolici” (PRIE), per disciplinare la materia ed evitare speculazioni.

PARTECIPAZIONE

9. Autorizzerà la trasmissione in DIRETTA STREAMING via internet, DEI CONSIGLI COMUNALI DELLE RIUNIONI DI GIUNTA mettendo on line ogni delibera consiliare, di giunta e dei dirigenti comunali?

Assolutamente sì, ci batteremo per questo. Ancora una volta, ecco cosa scriviamo nel nostro programma:

· Assicurare le dirette via TV, radio e via web dei lavori del consiglio comunale e delle giunte, mettendo a disposizione online tutti gli atti e i filmati con massima trasparenza.

Ma non solo, infatti ci batteremo anche affinchè si proceda a:

· Concordare e discutere con i cittadini tutte le scelte che impattano sulla loro vita, assicurando adeguata informazione preventiva e partecipazione opportunamente mediata alle decisioni collettive: l’installazione di impianti complessi, nuove opere pubbliche, gli investimenti da effettuare.

· Assicurare la massima trasparenza a tutte le procedure concorsuali, prevedendo ad esempio: 1) la presenza nella commissione di concorso di esperti nominati non dalla giunta o dal dirigente comunale, ma da Autorità esterne al Comune (ad esempio, dal Presidente del Tribunale, dal Rettore dell’Università o Politecnico, dal Prefetto, ecc.); 2) forme di controllo popolare delle procedure concorsuali destinate all’assunzione a tempo indeterminato di personale.

· Attivare tempestivamente l'Albo pretorio elettronico e online (tutti i provvedimenti – deliberazioni di consiglio, di giunta, determinazioni dirigenziali, decreti, ordinanze - devono essere resi effettivamente pubblici ed accessibili attraverso il sito istituzionale).

· Avviare l'URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico), uno sportello unico a cui i cittadini e utenti devono rivolgersi per ogni loro esigenza.

· Avviare il procedimento amministrativo elettronico ed accessibile online (possibilità del cittadino di seguire lo stato del procedimento relativo ad una propria istanza attraverso l'accesso ad una pagina riservata del sito istituzionale).

10. Adotterà i regolamenti attuativi per rendere effettiva l'interazione con gli istituti di partecipazione presenti sul territorio, quali i comitati di quartiere e la cittadinanza attiva? Come intende favorire la parità di genere?

Certamente. Oltre a quanto abbiamo già detto in risposta alla quarta domanda (il coinvolgimento dei cittadini in tutte le scelte che impattano sulla loro vita come gli impianti complessi, le nuove opere pubbliche, gli investimenti da effettuare), nel nostro programma stabiliamo anche che bisogna procedere a:

· Formalizzazione, sostegno ed effettivo coinvolgimento dei comitati di quartiere nella vita amministrativa comunale.

· Valorizzazione piena ed effettiva degli istituti di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa (ad esempio, la Consulta Generale permanente degli organismi associativi operanti nel Comune di Altamura).

· Porre in essere le procedure di massimo coinvolgimento dei cittadini nell’elaborazione dei bilanci comunali.

E, in particolare per quanto riguarda le politiche di genere:

· Attuare l’art. 21 dello Statuto Comunale, in particolare mediante la realizzazione di:

- studi per la conciliazione dei tempi (casa/lavoro);

- creazione della Banca del Tempo;

- apertura di una Casa delle donne contro la violenza (anche utilizzando i fondi del piano sociale di zona);

- promozione di iniziative concertate scuola/consultorio per una educazione alla sessualità (e al rispetto delle differenze di genere) e alla contraccezione.

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